Omaggio a Marcello Mariani

a cura di MAXXI L’Aquila, in collaborazione con Archivio Marcello Mariani

8 Dicembre 2021 - 9 Gennaio 2022

“Omaggio a Marcello Mariani” supera le pareti di Palazzo Ardinghelli e disegna un percorso immaginario nelle vie del centro storico della città alla scoperta delle opere dell’artista in esposizione in alcuni palazzi che aprono le proprie porte ai visitatori. Dal Palazzo dei Combattenti, sede della Fondazione Carispaq in Piazza Battaglione Alpini a pochi passi dalla Fontana Luminosa alla sede di BPER Banca sotto i Portici di Corso Vittorio Emanuele, proprio di fronte all’ottocentesco Palazzo Cappelli Cappa che ospita la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre Onlus, fino alla sede del Rettorato dell’Università degli Studi dell’Aquila di Palazzo Camponeschi: realtà queste che hanno attivamente collaborato alla realizzazione del progetto patrocinato del Comune dell’Aquila.

Il MAXXI L’Aquila espone l’opera Croce Archetipica formata da cinque tele disposte sul pavimento a formare una croce greca: alcune delle raffigurazioni riportano ad una dimensione di terra, di forme archetipiche che riconducono ad elementi naturali. Altre forme rimandano ad una idea di ultraterreno, di angeli, quasi a volersi alleggerire dal peso e dagli eventi terreni per innalzarsi verso il divino. Questa costante tensione fra terra e cielo, leggerezza e gravità, richiama costantemente il rapporto di grande intimità dell’autore con il territorio abruzzese e con la città dell’Aquila i cui palazzi sono stati spesso soggetto di interventi dell’artista che, con sguardo attento, era solito riappropriarsi di pezzi di intonaco e frammenti rinvenuti in strada che utilizzava poi nella creazione delle opere d’arte. Il legame con il capoluogo è testimoniato in numerosi lavori, i colori degli edifici della città sono rintracciabili in molti dei dipinti di Mariani: “Ho amato e amo questa città - confessò Mariani in una intervista del 2015 rilasciata alla testata locale News-Town - però, dopo il sisma, tra noi è come se ci fosse stato un divorzio. Il giorno dopo il terremoto sono subito andato a raccogliere i detriti della casa e la terra del giardino; ho poi utilizzato la noce per il seppia ed il sambuco per il viola. Ho cercato, in questo modo, di reagire perché non avevo più nulla ed ogni cosa era distrutta. Ora sto cercando di riallacciare il rapporto con la città e la pittura in questo mi aiuta molto: tutte queste patine, questi muri, questi gialli sporchi, questi grigi su bianco. È tutto un quadro che ho guardato per prendere, digerire e dare di più".

BPER Banca, Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d'Ocre Onlus e Fondazione Carispaq espongono esempi delle Forme Archetipe dipinte nell’arco di tutta la carriera dall’artista. Presso Palazzo Camponeschi, invece, è allestita una mostra fotografica con 20 fotografie di Mariani scattate da Gianni Berengo Gardin e presenti nel volume Percorsi di Luce pubblicato da Mazzotta nel 2008. L’allestimento è possibile per gentile concessione di Gianni Berengo Gardin e Fondazione Forma per la Fotografia.


Le Opere


La Mostra